sabato 29 gennaio 2011

Leave your mind at home - live in bari '87



... Intervallo 







... Giusto per sgranchirci un po’ le gambe!
In attesa di riprendere la nostra strada "Futura, Primitiva",
un'altra chicca dei Fuzztones, ancora una registrazione live.
Precedente a quella già Pubblicata come "Live in Rimini '88", questa performance, risulta essere ancora più selvaggia, data la platea infuocata di quella notte (... Mungivacca ? ).....
Vi lascio quindi ..
Alzate dunque al massimo il volume dei vostri amplificatori,
una birra,
rimettete la vostra giacca
e pronti a scuotere la testa  ...




martedì 25 gennaio 2011

Futuro primitivo 5.6 EBM: Corpi Elettrici













… In coda a un riassunto mondiale di storie e viaggi dell’EBM, non poteva mancare una postilla tutta Italiana, la scena nostrana tanto ha dato, si citeranno per primi i Pankow di Firenze conosciuti e rispettati in tutto il mondo, come dimostrano le pubblicazioni per le diverse etichette del settore, nascono comunque già da una tradizione fiorentina che già annovera Neon e Rinf.
Loro eredi, sono almeno stilisticamente, i bolognesi Technogod (molti riferimenti ai Consolidated).
A Bergamo  a cavallo tra ’80 e ’90 operavano gli Orange Party, nel triveneto, troviamo i giovanissimi Synthetic zoo e i veterani Templebeat, che sposarono un’elettronica più noir, cinematografica e non priva di humor. Nella stessa zona agivano anche i L.I.N., virtuosi del sequencer, con una spiccata sensibilità per la dimensione “Funky”dalle megastrutture elettroniche. Mentre in quel di Pordenone operavano i Meathead di Mauro Theo Theardo (stile di riferimento potrebbe essere i Cop Shot Cop) Mauro, in più, annovera tra le sue fila svariati collaboratori dal network dell’hard-elettronics industriale.
Gli Urabanatribù da Alessandria flirtano con sonorità tipiche alla Warp mentre battono territori più EBM con il side project Klange.
Da Bari infine i Kebabtraume (già il nome è un tributo a una vecchia hit dei D.A.F.), costruiscono un’EBM romantica e dalle influenze eterogenee.
Tutti quanti però, nessuno escluso, ed è questo l’unico elemento che accomuna  tutti i progetti italiani fin qui enumerati, è la lingua da loro scelta: l’inglese, scelta obbligata visto l’orientamento necessariamente globale (anche per mere questioni di fatturato) del suono Hard-Beat. È poi una via “regionalistica” all’EBM doveva sembrare davvero una cosa troppo stonata da mandare giù.




 Gisella






Hotchpotch








Bored Stiff









Dogma Blaster EP




martedì 18 gennaio 2011

Futuro primitivo 5.5 EBM: Contamination


… La stragrande maggioranza delle formazioni in particolar modo quelle statunitensi sono stanche di una elettronica  tascabile sadomaso, la nuova parola d’ordine diventa: “ contaminazione”!









... I Cop Shoot Cop, provenienti da Brooklyn, che sicuramente più hanno a che fare con la scena noise-rock che con l’EBM, sullo stage usano due bassi, un campionatore, batteria e percussioni metalliche assortite di ascendenza Industrial. 
I Controlled Bleeding dell’eclettico Paul Lemos, attivissimi dai primi anni ’80, provenienti dai dintorni di New York e filosoficamente da quell’Area indefinibile a metà tra  rumorismo e Dark-operistica e Cyber –beat
I Godflesh, inglesi fondati nel’88 dall’ex Napalm Death, Justin K. Broadrick 
(lascio immaginare quali chitarroni sfoggiano nei loro lavori). 
Poi arriviamo agli Svizzeri Young Gods e Swamp Terrorist, i primi straordinari rilettori in “digitale” di fantasmi dell’immaginario rock di sempre (su Tv Sky del ’92, incombe letteralmente il “flatline” – direbbe William Gibson) ed i secondi severamente Cyber metallici, ma non di meno attratti da ritmiche Hip-Hop ( su entrambe le formazioni si estende la lunga ombra dei monolitici Swans).
Infine ma non per ultimi i Consolidated, da San Francisco, caso unico per l’EBM (già dal terzo album Play More Music, si fanno sentire decise le influenze Hip-Hop) in cui la musica serve come tramite per i veicolare messaggi di estrema rilevanza, decisamente schierati sul fronte del Politically Correct e della denuncia sociale, come del resto rilevano titoli come “il mito del Rock” o “ fascismo amichevole”. 
L’idea di fondo è quella, molto Hip-Hop, di funzionare come una sorta di telegiornale della realtà politica quotidiana; ed è appunto in tema di documentazione verità, celebre la loro abitudine di lasciare i microfoni aperti in mezzo al pubblico a fine  concerto per raccogliere frammenti e commenti che poi talvolta venivano inseriti in dischi o show....  



Consumer revolt















Slavestate











T.V. Sky














martedì 11 gennaio 2011

Futuro primitivo 5.4 EBM: Digital Cowboy

 "Agli inizi, quando ancora non riuscivo a vivere della mia musica,
per mantenermi pulivo i cessi in uno studio di registrazione.
Non hai idea di quanti peli pubici di musicisti ho dovuto pulire via dalla tavoletta del water."
(Trent Reznor, Nine Inch Nails)







… In America il nuovo trend "Cyber" costituisce la merce prediletta dell’etichetta Wax Trax! 
nata a Chicago contemporaneamente ai Ministry, ed è con essi che costituisce parte del loro catalogo, nella loro scuderia la crema del EBM mondiale : Front 242, Front Line Assembly, Meat Beat Manifesto, KMFDM, A Split Second, My Life With The Thrill Kill Kult, e persino i nostrani Pankow, consolidandosi nel tempo l’ticchetta di riferimento per tutto l’Hard-Beat nel continente.

Il personaggio che invece avrebbe voluto lavorare con Al Jourgensen ma “ non ce l’hanno lasciato” è Trent Reznor dei Nine Inch Nails.
Nel 1993 tutto era stato messo a punto per la joint-venture, ma il veto messo dalla TVT etichetta indie
 (classico ricatto per cui il disco manager tentava di far fare agli artisti quello che  loro vorrebbero facessero, nella fattispecie un album “Dance”).
Esattamente come avrebbe reagito il bambino che è in ognuno di noi, allora, Trent non batté i piedi per terra né si scompose, ma aspettò fino alla risoluzione del contratto, senza dare seguito all’album d’esordio dei NIN, "Pretty Hate Machine" dell’89, (fatta eccezione il velenoso ma anche disco di platino, il mini "Broken" e la raccolta di remix "Fixed)".

Se sono stati i Ministry a ricucire lo strappo tra pubblico del Rock e suoni Elettronici è toccato però a Trent Reznor "superstar "divenire l’idoletto delle giovani generazioni Post-grunge: alto, allampanato, nerovestito stile digital Cowboy che fa sempre tanto Cool, in gioventù probabilmente nerd e sfigatello e (per questo) molto molto Incazzato col mondo.
The Downward Spiral, l’album della consacrazione, usciva negli stessi giorni in cui moriva Kurt Coiban: una grottesca coincidenza, considerato che il disco è una specie di morboso tesissimo concept sul tema della depressione e del suicidio. Un disco affascinante e molto contestato 
(non è piaciuto a tutti, soprattutto per certi arrangiamenti quasi orchestrali), che probabilmente segneranno un punto di svolta e forse di non ritorno per tutta l’EBM. Lontano da qualunque stereotipo, Trent lavora sulle grandi strutture come sui singoli suoni con una pazienza e una precisione che hanno pochissimi eguali nel settore; suo collaboratore preferito: Aphex Twin.
Per il momento, almeno per quanto riguarda la nostra cavalcata, stiamo finendo un po’ fuori dai territori nei quali eravamo entrati. Fermo restando il recupero della dimensione fisica di cui si diceva in apertura di questo capitolo sull’EBM, infatti, col passare degli anni e con l’avvento
del decennio ’90 l’EBM, muta, si trasforma, cerca nuove forme espressive … 





The Downward Spiral