mercoledì 5 settembre 2012

Futuro primitivo 7.0 Musica per Avvocati e Inventori






Ultimo capitolo del nostro percorso tra i  suoni “Primitivi” oggi, già “Futuro” !
 per poi, avventurarci in una ricerca tra i suoni Contemporanei e NoN,
 all’interno di quell’UniversO SonicO che non aspetta altro di essere esplorato,
 rivelando a menti BeN ApertE, il confine labile tra:
Suoni e Percezioni, Frequenza e Materia, Visibile e Invisibile …


 Musica per Avvocati (e Inventori)

 



… A volte l’intuizione consiste nel prelevare frammenti dell’immaginario collettivo o del patrimonio musicale terrestre e nel “ rimasticarli” in una forma nuova da farli sembrare marziani.



Di certo questo aveva in mente un gruppo di artisti (?) senza nome che dalla Lusiana si trasferirono nell’estate del ’71 in California. Da lì a poco prenderanno la denominazione di THE RESIDENTS.
…. Sostenitori di una “ teoria dell’oscurità” per cui, nessuno ha mai saputo chi si nascondesse sotto le maschere a forma di “Occhione” o “Teschione” ( le teorie spaziano dall’affermare che il gruppo non avesse mai dei componenti stabili e,  tra i vari partecipanti occasionali ZAPPA, FRITH, e altri…).
L’operazione dei Residents a spaziato nella loro imponente discografia, tra,
 citazioni POP-semi visibili,plagi apertamente dichiarati, esperimenti di Fanta-etnologia e straordinarie intuizioni stilistiche.
Alternando  seriosi ripescaggi filologici a musiche per show televisivi del sabato sera e strazianti siparietti di una malinconia infinita.
 Il tutto utilizzando tecnologie digitali (dell’epoca).




Il messaggio dei Residents è stato ovviamente senza scalfirne minimamente il loro personalissimo stile, preso come ispirazione per nuovi progetti che si sono via via materializzati.
Se i più fedeli e laboriosi furono gli inglesi RENALDO &  THE LOAF,





 incisero persino un album con i padri ispiratori mentre, sono sicuramente più da apprezzare chi espresse il concetto “The Residents” in ambienti differenti, è il caso degli, YELLO, creatura pop-tecnologica raffinata ed elegante, di D.Meir e B.Blank, degli  HALF JAPANESE
 e, dei sconosciutissimi DER PLAN e PTOSE…..

















 








giovedì 5 luglio 2012

venerdì 16 marzo 2012

Futuro primitivo 6.3 new-wave "isolazionista"




 " C'è un eco di suoni lontani che mi gira in testa praticamente da sempre "
   Richard James/Aphex Twin




Un comodo modo per fare la conoscenza con la new-wave "isolazionista" e buona parte dei nomi che stiamo trattando e, altri ancora come i Tortoise (Trendy e snob amichetti degli Stereolab), Laika (inglesi ma visceralmente Kraut-pop "dentro"), Jim O'Rourke (chitarrista compositore, che spazia tra rumorismo concreto-improvvisati con i Illusion Of safety a colte collaborazioni con i Kronos Quartet) sicuramente è Aphex Twin.


Aphex Twin – Selected Ambient Works 

1985

1992


Quest'ultimo, occupa un posto totalmente a parte nei suoni del nuovo autismo, " C'è un eco di suoni lontani che mi gira in testa praticamente da sempre ", raccontava, infatti, Richard James/Aphex Twin a quanti gli chiedevano come fossero nati i geniali e brucianti sketches low-tech contenuti nel suo album di esordio sul finire del 1992, Selected Ambient Works 1985/92, raccolta di micro esperimenti realizzati dall’età di tredici anni nel garage della casa di famiglia a Truro, in Cornovaglia. È' ancora: "non uso campionamenti, non mi va di perdere tempo riciclando suoni creati da altri quando ne produco già così tanti per conto mio". Via dalle ripetitive comodità dell'house, insomma, e ben oltre il neo-evidentismo dell'ambient descrittiva alla Sven Vath/Banco De Gaia.

Il giovane James incontra il rigore delle avanguardie "colte" dentro il ventre molle dell'elettronica "bassa", radicale e ultra-militante: e gli riesce talmente bene, che, oltre ad essere portato in trionfo da gente come David Toop e Philip Glass, viene pure contattato dalla Pirelli che gli commissiona le musiche per il suo ultimo spot televisivo (quello con Carl Lewis). Con i soldi dello sponsor Richard James si compra un carro armato della seconda guerra mondiale, perfettamente funzionante, che parcheggia nel garage della casa dei genitori...



































giovedì 15 marzo 2012

Futuro primitivo 6.2 Rarefazione del Suono








Avete mai immaginato cosa c’è oltre il silenzio?
MH: “Il silenzio non esiste … e mai è esistito”.
MB: “Oltre il silenzio? L’amore … ”.
 Mick Harris & Martyn Bates – Il girone del post-isolazionismo
di Aldo Chimento (Rockerilla, Luguo-Agosto 1997)




... Se del resto il Rumore sembra giustificarsi di per sé, senza dover aggiungere commenti aggiuntivi, la ricerca di ragioni teoriche "a priori" sembra invece essere una delle costanti tra i molti progetti Post-Rumoristici e orientati verso una progressiva rarefazione del suono.

In tal senso si potrebbe introdurre il discorso a riguardo del cosiddetto "Post-Rock",                 sottocategoria tra le più sfuggenti, nella quale rientrano tutti quei progetti che, superato il luogo comune della Forma -Canzone, approccia la materia sonora secondo percorsi non-lineari e di destrutturazione     (un altro "ritorno al futuro" se pensiamo a quello già combinato da entità come This Heat e Wire).

Il Post-Rock ricerca soprattutto l'effetto Trance, con l'uso di Micro Patterns di suono ripetuto all'infinito, da strumentazioni preferibilmente analogiche: ancora una volta il  fil Rouge  , con il KrautRock, evidenzia una continuità con tutta quella generazione...

Dallo sterminato catalogo post-rockista, (comprendente band Indie "colte" come My Bloody Valentine e Stereolab quanto il virtuoso Trip-Hop di Trycky) pertinenti alla nostra indagine sono soprattutto un paio di nomi.

I Main innanzitutto, creatura di Robert Hampspon (ex Loop), "isolazionisti" convinti e dediti a una pignola esplorazione degli spazi d’immobilità ricreabili per mezzo di una chitarra elettrica. Il loro primo album " Motion Pool" (94), riesce a far rabbrividire da quanto risulti palesemente autoreferenziale e        "A Se Stante".






Si è parlato di Mick Harris: l'ex Napalm Death e presente in progetti come Scorn, con i quali sperimentano strutture rotanti trasversalmente legate al Dub, puntando a una musica che coinvolga la mente oltre ad avere un forte impatto sul corpo.
Poi i Lull, minimali e apocalittici, maggiormente inclini all’improvvisazione astratta.
Negli states Harris partecipa al progetto "hardcore dub" Divination, coordinato dal bassista Bill Laswell, vulcanico agitatore Newyorkese, che dalla seconda meta degli anni settanta a messo le mani in ogni Trend sonoro innovativo.



 Infine si unisce a Martin Bates degli Eyless in Gaza e realizza nel '95 il lavoro Murder Ballads, brillante tentativo di unire la forma della Folk-song più classica al Mood-Isolazionista. In altre incarnazioni ritroviamo Harris ancora una volta a testimoniare questo passaggio del Rock anni novanta, le due compilation: Isolazionism- A Brief Hystory Of Ambient ('94) e Macro Dub Infection ('95) ...